Titolo: Chi sono io per giudicare?
Autore: Papa Francesco
Editore: Piemme
Prezzo: euro 15,00
La recensione
«L'umiltà evangelica porta a non puntare il dito contro
gli altri per giudicarli, ma a tendere loro la mano per rialzarli, senza
mai sentirsi superiori».
Con queste parole papa Francesco apriva il Sinodo sulla famiglia, spalancando prospettive fino a quel momento impensate per le gerarchie ecclesiastiche e invitando a praticare il comandamento esplicito di Gesù: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato anche a voi».
Con queste parole papa Francesco apriva il Sinodo sulla famiglia, spalancando prospettive fino a quel momento impensate per le gerarchie ecclesiastiche e invitando a praticare il comandamento esplicito di Gesù: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato anche a voi».
Sessualità, unioni omosessuali, contraccezione, coppie di fatto, nuove
famiglie, ma anche libertà religiosa, ecologia, finanza, nuove povertà e
nuove schiavitù. Sono argomenti spinosi, che mettono a confronto
libertà di coscienza e dottrina cristiana. Papa Bergoglio offre la sua
lettura inedita, improntata a una visione teologica profondamente
riformatrice. È una apertura umana e religiosa, che interessa sempre di
più anche i non credenti e che suscita accesi dibattiti dentro e fuori
la Chiesa.
L'indurimento del cuore giudicante - che il pontefice chiama
"sclerocardia" - è conseguenza della chiusura dell'io su se stesso: un
io isolato, egoista, ripiegato su tradizioni obsolete che calpestano la
dignità delle persone. Occorre che il "cuore di pietra" diventi un
"cuore di carne". E, per Francesco, solo le parole del Vangelo che
lasceremo cadere, goccia a goccia, nel nostro spirito rigido sapranno
renderlo palpitante e compassionevole.
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